1878 |
LA
NOSTRA
STORIA |
La zona dove sorge la chiesa battista di Teatro Valle originariamente era uno spazio verde con giardini e cortili, caratterizzato da uno “Stagnum”, un grande lago artificiale, realizzato da Agrippa deviando le acque provenienti dai colli Pincio e Quirinale. Nel Medioevo la depressione del terreno, occupata originariamente dallo stagno, assunse il nome di Valle, costituendo un toponimo di riferimento per il Teatro.
RINNOVARE LA CHIESA PER
ABITARE IL PRESENTE
L'edificio della Chiesa evangelica battista di Teatro Valle di Roma è tornato al suo antico splendore grazie ad una sapiente opera di ristrutturazione della facciata esterna. Sebbene fosse intatta nella sua dignità architettonica, la facciata era rosicchiata dal tempo e ingrigita dalla storia, e necessitava di un intervento di ripristino. L'attività del cantiere, durata alcuni mesi, ha riportato alla luce l'eleganza e la bellezza della Chiesa di un tempo.
Le fasi operative della riqualificazione hanno previsto la pulitura e il consolidamento dei materiali, la protezione e la messa in sicurezza dell'edificio tramite la sostituzione delle parti degradate e un preciso maquillage edilizio.
"Abitare una Chiesa non significa solo occupare uno spazio ma anche prendersi cura di quel luogo, programmando una costante manutenzione del palazzo e dell'arte in esso contenuta" dichiara Simone Caccamo, Pastore di Teatro Valle. "Oggi questo edificio rappresenta il volto nuovo di una chiesa antica" ha proseguito Simone "una chiesa che pochi mesi fa ha tagliato un traguardo importante".
Già. Un traguardo importante, perché la Chiesa evangelica battista di Teatro Valle, inaugurata nel 1878, è il primo immobile ad essere stato costruito a Roma per il culto evangelico. Allora Simone mi conferma che la comunità intera aveva celebrato l'anniversario per i 140 anni della fondazione dell'edificio. La cerimonia ufficiale, tenutasi domenica 11 novembre 2018 , ha coinvolto non solo i membri di chiesa, ma ha visto anche la partecipazione delle comunità consorelle, di simpatizzanti, di amici e delle autorità battiste dell'Ucebi. "Ricordiamo con gioia il giorno dell'anniversario. La celebrazione dei 140 anni della nostra bella chiesa è stata l'occasione giusta per rinnovare anche il nostro patto con Dio che, in questo luogo e tra queste mura, ci ha riunito e reso una famiglia"aggiunge Simone.
Come un edificio non potrebbe starei piedi senza un progetto che tenga uniti saldamente tutti i materiali, allo stesso modo una chiesa non riuscirebbe a restare unita se non ci fosse un progetto di crescita e di solidarietà tra i membri che ne fanno parte. L'anniversario dei 140 anni e il restauro della facciata dichiarano che la Chiesa è un popolo in cammino in continua trasformazione; in una logica cristiana la chiesa è una costruzione sempre al principio che ci chiama ad una costante manutenzione e a un impegno di rinnovo. "L'edificio reclamava lavoro, attenzione e cura, la consegna alla comunità di una chiesa nuova ha sigillato anche il nostro impegno con Dio a non restare mai fermi. La memoria è come un salvadanaio dove mettere i ricordi ed è stato importante ricordare da dove veniamo e chi ci ha preceduto; ci auspichiamo tuttavia, come chiesa di Gesù Cristo, di continuare sempre ad essere una comunità in continuo processo di riforma in conformità con l'Evangelo di Gesù". Parola di Pastore.